Israele interromperà ogni contatto con l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unrwa) e "chiunque agisca per suo conto" a partire dal 30 gennaio: lo ha reso noto l'ambasciatore israeliano all'Onu, ribadendo che l'agenzia avrebbe dovuto lasciare Gerusalemme entro quella data.
"Questa decisione non è stata presa alla leggera, né in fretta. Non è una decisione politica. È una decisione necessaria", ha detto Danny Danon ai giornalisti parlando della decisione di bandire l'Unrwa adottata dal parlamento israeliano lo scorso ottobre. Israele accusa l'agenzia di sostenere la violenza di Hamas a Gaza.
Gli Stati Uniti "sostengono" questa decisione di Israele. Lo ha detto la vice ambasciatrice americana all'Onu Dorothy Shea. In Consiglio di Sicurezza ha poi suggerito che i funzionari dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi stanno "esagerando gli effetti delle leggi".
Lazzarini: 'L'attacco contro di noi mette a rischio il futuro dei palestinesi'
L'attacco incessante" di Israele all'Unrwa mette in pericolo "la vita e il futuro dei palestinesi". Lo ha denunciato martedì il leader dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini davanti al Consiglio di sicurezza.
La nuova legislazione israeliana, che "ostacolerà" l'Unrwa dalla sua entrata in vigore giovedì, "si fa beffe del diritto internazionale", ha aggiunto, assicurando tuttavia che l'agenzia è determinata a "rimanere e a fare il suo lavoro finché non sarà più possibile".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA