L'ufficio del primo ministro
Netanyahu ha fatto sapere che "quando il primo ministro ha
sentito domenica mattina la notizia di una pausa umanitaria nei
combattimenti per 11 ore al giorno, ha detto al suo segretario
militare che ciò era inaccettabile". Lo riporta Haaretz
aggiungendo che dopo il chiarimento "il primo ministro è stato
informato che non vi è alcun cambiamento nella politica dell'IDF
e che i combattimenti a Rafah continueranno come previsto".
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