Il primo ministro del governo di Tripoli, Abdelamid Dbeibah, ha sospeso a titolo precauzionale la ministra degli Esteri, Najla Al Mangoush, e l'ha denunciata per avviare indagini penali sul suo conto. Lo si legge sulla piattaforma governativa hakomitna. Cio' a seguito del suo "incontro segreto" a Roma con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. Un'ondata di proteste nelle quali la gente ha chiesto le dimissioni della ministra, in serata ha infiammato Tripoli, riporta il The LIbya Observer.
Ieri il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen aveva reso noto che la settimana scorsa ha visto la sua omologa libica Najla Al Mangoush. "Questo - ha spiegato il ministero degli Esteri a Gerusalemme - è il primo incontro in assoluto tra i ministri dei due Paesi. Obiettivo è stato esaminare le opzioni per le collaborazioni e le relazioni tra i Paesi e preservare l'eredità dell'ebraismo libico".
Cohen - che ha ringraziato il ministro degli Esteri Antonio Tajani per aver ospitato l'incontro - ha parlato di "un primo passo nelle relazioni tra Israele e Libia".
"Le dimensioni strategiche e la posizione della Libia - ha aggiunto Cohen - danno alle sue connessioni una grande importanza e un enorme potenziale per lo Stato di Israele. Ho parlato con il ministro degli Esteri del grande potenziale per entrambi i paesi derivante dalle loro relazioni, nonché dell'importanza di preservare il patrimonio ebraico libico, compresa la ristrutturazione delle sinagoghe e dei cimiteri ebraici nel paese".
Cohen ha poi ringraziato il ministro Tajani "per aver ospitato lo storico incontro a Roma". "Stiamo lavorando a una serie di paesi in Medio Oriente, Africa e Asia con l'obiettivo di espandere il circolo di pace e la normalizzazione di Israele". Altri temi affrontati nell'incontro - ha aggiunto il ministero - sono stati "la possibilità di cooperazione tra i paesi e gli aiuti israeliani in materia umanitaria, agricola, di gestione delle risorse idriche e altro ancora".
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