/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La resistenza, trincee con le reti fatte in casa REPORTAGE

La resistenza, trincee con le reti fatte in casa REPORTAGE

Addestramento lampo, poi i turni. Sui tank le donne più brave

RIVNE, 04 aprile 2022, 08:13

dell'inviato Lorenzo Attianese

ANSACheck

La resistenza, trincee con le reti fatte in casa - RIPRODUZIONE RISERVATA

La resistenza, trincee con le reti fatte in casa - RIPRODUZIONE RISERVATA
La resistenza, trincee con le reti fatte in casa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Due settimane per imparare a giocare col piombo, prima di calarsi in un metro di fossato per essere pronti ad accogliere nelle narici la puzza di polvere da sparo e l'aria gelida, portando in tasca la corda da preghiera o il santino dell'eroe Stepan Bandera. In Ucraina, lungo i territori di confine, i soldati della prima linea di ogni villaggio sono cuochi, autisti o impiegati. C'è di tutto: madri, studenti, motociclisti. E tutti hanno un ruolo con specifici turni, dalla cucina dei pasti passando per chi imbraccia i kalashnikov, fino alle tessitrici di reti per le trincee. Le uniche regole sono "no alcol e no minorenni".
    "E' una macchina che si muove ogni giorno", afferma soddisfatto Oleksandro Shemeyko, un militare 45enne biondo e dagli occhi così chiari da sembrare vitrei, capo di una sorta di 'riserva selezionata' di Rivne, vicino alla Bielorussia, pronta a fare da retroguardia ai militari dell'esercito. Prima lui era nei servizi segreti ucraini - dice - ma ora seleziona e addestra gli uomini della resistenza nel suo territorio: "Tutti si offrono per dare una mano e arrivano tanti ragazzi, anche quindicenni, presi dalla smania di uccidere i russi. Ma li rimando indietro: possiamo arruolare solo adulti". La necessità della guerra ha ristretto i tempi di leva a una quindicina di giorni: "non possiamo andare sul sottile, serve gente che imbracci fucili. Ovviamente si tratta del primo livello, sono volontari della difesa del territorio locale, poi si sale al secondo, quello regionale e infine a quello nazionale", spiega mentre i suoi ragazzi scherzano tra loro dandosi pacche sulle spalle.
    "Il tuo ruolo dipende dall'arma che ti viene assegnata, anche noi abbiamo le nostre divisioni, come artiglieria e fanteria". E per dimostrare il coinvolgimento di tutta la gente del posto, mostra le reti mimetiche utilizzate sulle trincee: "Le hanno fatte le nostre mogli per noi, sono ritagli di vestiti annodati". Un'insolita tessitura di guerra sostenuta dalla virtù della pazienza in appartamenti e scantinati dei laboratori di sartoria. "Le donne sono anche tra le più brave a guidare i tank", aggiunge Shemeyko.
    Poi c'è la vita lungo le trincee, scavate in fretta all'entrata dei villaggi, dove una volta scesi dalla scaletta di legno i turni tra le massicciate, 24 ore su 24, durano un'intera settimana e le unghie diventano subito nere. Ci si alterna alle postazioni e si fanno turni di sentinella. In una piccola 'coperta' scavata nel terreno si dorme vestiti su materassini striminziti che rivestono le grezze brandine di legno, così come le traverse, che fanno da pavimento ovunque. Dentro e fuori, su alcune mensole, sono sistemati barattoli di vetro che contengono cipolle, peperoni e altri alimenti sottolio fatti in casa.
    Arriva anche cibo preparato tutti i giorni e c'è la legna per i falò. Tra i volontari non ci sono medici, tutti impegnati negli ospedali, e chi viene soccorso viene portato direttamente all'interno del villaggio. In questi giorni sono in pochi a imbracciare i kalashnikov perché per fortuna "al momento qui il nemico non si vede".
    Fango e neve non rappresentano un problema dietro la terrapiena, c'è anche chi dietro i sacchi passa il tempo guardando video al cellulare, fumando, leggendo libri o raccogliendo i bossoli. Si tratta di una resistenza che di militare ha soprattutto le divise con lo stemma coperto fornite dall'esercito, condita di improvvisazione e buona volontà. Tra i soldati in prima linea ci sono Andriy, un operaio tarchiato dalla barba lunga e brizzolata, molto religioso che tiene sempre in mano il rosario ortodosso e Yuri, un ex autista che con il volto travisato da un foulard mimetico e un cappello di lana nero, imbracciando un kalashnikov invece scimmiotta un miliziano del battaglione di Azov. Ma parlano tutti di Olena, che a 46 anni ha deciso di scendere in trincea per stare almeno vicino a suo figlio. Spesso la guerra la combatte soprattutto chi ne farebbe a meno volentieri. (
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza