Non basta il rischio di infezione, il Covid 19 ha esasperato la vulnerabilità al terrorismo che sta assumendo nuove forme e rischia di tornare ad essere un'emergenza. Lo ha sottolineato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres mettendo in guardia dai cyberattacchi e da possibili nuove forme di bioterrorismo. ''Il coronavirus, come il terrorismo - ha dichiarato Guterres - non rispetta le frontiere nazionali, riguarda tutte le nazioni e non può essere vinto se non collettivamente''.
Il Segretario generale ha invitato gli Stati e le organizzazioni internazionali a sfruttare "il potere del multilateralismo" di fronte a questo ''flagello in continua evoluzione''. Anche se è ancora troppo presto per valutare appieno le implicazioni del Covid-19 sul terrorismo, Guterres ha avvertito che organizzazioni terroristiche come l'ISIS in Iraq e Al Qaeda, così come i gruppi neonazisti e suprematisti, stanno cercando di sfruttare divisioni, conflitti locali, fallimenti di governo e rimostranze per far avanzare i loro obiettivi durante la pandemia.
Dunque secondo Guterres una lotta efficace contro la minaccia terroristica passa attraverso cinque ambiti di azione. Per primo investire in capacità e risorse in grado di individuare le minacce. Disporre di tecnologie per tracciarle e neutralizzarle.
Garantire il rispetto dei diritti umani. Non lasciare che i terroristi sfruttino le scappatoie create dalla pandemia e rafforzare la condivisione di informazioni ed esperienze.
In un momento critico come la pandemia che stiamo vivendo, Guterres ha invitato gli Stati a impegnarsi a "fare di più e a fare meglio" nella lotta contro il terrorismo, ricordando che ''l'antiterrorismo non può andare a scapito dei valori condivisi dalle Nazioni Unite''.
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