Il decreto "Salva-casa", ad avviso di
Confprofessioni, "rappresenta un tentativo significativo di
semplificare le normative edilizie e di sbloccare il mercato
immobiliare, consentendo agli immobili di essere regolarizzati e
migliorati, contribuendo così alla qualità del patrimonio
edilizio nazionale e alla sua sostenibilità a lungo termine".
Tuttavia, ha osservato la vicepresidente Claudia Alessandrelli
in audizione in commissione Ambiente della Camera, "il
provvedimento presenta alcune norme che andrebbero meglio
chiarite durante l'iter di conversione parlamentare, al fine di
rendere meno complesso il quadro regolatorio per i proprietari e
per gli operatori del settore, ed al fine di evitare dubbi
interpretativi e possibili contenziosi giudiziari".
Per Confprofessioni, è "fondamentale che le amministrazioni
locali e i professionisti del settore edilizio adottino un
approccio prudente e rigoroso nella attuazione del
provvedimento, per evitare che le semplificazioni normative
portino a un abbassamento degli standard qualitativi e a un
aumento delle irregolarità edilizie. Solo così si potrà
garantire che le riforme producano effetti positivi duraturi,
contribuendo a un mercato immobiliare più dinamico e a città più
vivibili e sicure".
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