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In evidenza
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Un "percorso virtuoso di
riposizionamento dell'investimento immobiliare da parte delle
Casse", perché "dai tempi della privatizzazione avevamo un
portafoglio immobiliare scarsamente appetibile, locato spesso a
equo canone", ma "mano a mano, poi, sono arrivati gli
investimenti in rigenerazione urbana, che costituiscono il
futuro delle nostre platee" di professionisti iscritti. A dirlo
il presidente della Cdc (dottori commercialisti) Stefano
Distilli dal palco del Forum di Coima Sgr, a Roma; a seguire, il
numero uno di Inarcassa (ingegneri e architetti) Giuseppe
Santoro ha evidenziato come le città 'driver' della
rigenerazione "siano Milano e Roma", ricordando come la spinta
al settore l'abbiano data alcuni incentivi fiscali (sisma e
ecobonus), ora, ha scandito, "saremo molto attenti a quanto
avverrà nel quadro del Pnrr".
Quanto al presidente dell'Acri (Fondazioni bancarie) Francesco
Profumo, ha sottolineato che "20 anni fa le Fondazioni avviarono
il loro percorso con l'housing sociale", mentre la guida
dell'Enpam (medici e dentisti) Alberto Oliveti ha evidenziato
come la rigenerazione urbana sia "una rivoluzione", giacché
investe aspetti quali il recupero del suolo, il digitale e
l'efficienza energetica.
Nel corso dell'evento romano al Maxxi è stato rammentato come
il Fondo Impact di Coima abbia una dotazione di "oltre 800
milioni" ed è partecipato da diversi investitori istituzionali
nazionali, fra cui Enpam, Cassa forense (avvocati), Inarcassa,
Cdc, Bcc Credito Cooperativo, Fondazione Cariparo, Compagnia di
San Paolo e la stessa Coima.
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