Oggi e domani "Open Studi Aperti",
l'iniziativa del Consiglio Nazionale degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che vedrà per la prima
volta in contemporanea 640 Studi di 84 province aprirsi al
pubblico.
All'iniziativa partecipano architetti di fama internazionale
come giovani professionisti con il fine, si legge in una nota,
di diffondere la cultura architettonica e rinnovare la
sensibilità nei confronti dell'ambiente, del paesaggio e dei
territori a testimonianza del fatto che l'architettura non
riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i
cittadini.
"Open Studi Aperti" intende ribadire come l'architetto sia
parte fondamentale della vita quotidiana delle comunità, come
operatore di tutela e valorizzazione del paesaggio, dei
territori, del patrimonio artistico e culturale del Paese.
Una iniziativa che può senz'altro definirsi come la più
importante manifestazione diffusa di architettura per
riaffermarne la funzione civile oggi tanto più importanti se
solo si pensa al bisogno di rigenerazione delle città,
soprattutto delle periferie, laddove l'impegno degli architetti
italiani non punta solo a contrastarne il degrado ambientale e
sociale ma anche a riaffermare i valori della civile convivenza,
della solidarietà e della legalità.
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