"Forte preoccupazione" per il
mantenimento, seppur in misura parziale, delle clausole di
salvaguardia, ma soddisfazione per l'abbandono della riforma del
catasto. E' il giudizio espresso dall'Ance sulla manovrina.
L'aumento delle aliquote Iva, sottolinea l'associazione nel
corso di un'audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e
Senato, "produce solo effetti negativi sul mercato, con una
forte contrazione dei consumi. Per il settore delle costruzioni,
in particolare, l'innalzamento dell'aliquota ridotta del 10%
colpisce ulteriormente il mercato immobiliare, ad esempio delle
seconde case e delle case destinate all'affitto, comprimendo
ancor di più le attività di un comparto ancora fortemente in
crisi".
L'Ance accoglie invece "con soddisfazione" l'abbandono del
piano di riavvio della riforma del catasto che, "così come
concepito, ricalcava più o meno esattamente il progetto
naufragato due anni fa per l'impossibilità di garantire
l'invarianza del prelievo fiscale".
Nell'insieme, il provvedimento sembra contenere, a giudizio
dell'Ance, "disposizioni che preoccupano molto tutti i settori
produttivi e in particolare il settore delle costruzioni,
ispirate solo a una logica di cassa contingente, sotto la veste
ufficiale di contrasto all'evasione fiscale, senza in alcun modo
considerare l'obiettivo di rilancio dell'economia del Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA