"Celebriamo la prima Giornata del
Made in Italy con la consapevolezza della responsabilità del
nostro ruolo. Le fiere supportano gran parte dei
comparti-bandiera del 'fare italiano'. Settori che
complessivamente valgono il 60% delle esportazioni del Belpaese
e che sono protagoniste ogni anno in circa 270 fiere
internazionali" Lo ha detto oggi a Verona il presidente di Aefi
(Associazione esposizioni e fiere italiane), Maurizio Danese, in
una tavola rotonda organizzata in vista della Giornata del Made
in Italy, a cui è intervenuto anche il ministro Adolfo Urso.
"Una centralità, quella dell'industria fieristica - ha
proseguito Danese - che grazie alla recente legge sul Made in
Italy è per la prima volta riconosciuta in un testo legislativo
quale 'fattore cruciale per la conoscenza e la diffusione
dell'eccellenza del Made in Italy'. Una tappa necessaria per
mettere a terra il processo di internazionalizzazione del
sistema italiano delle fiere dentro un unico veicolo
pubblico/privato".
Secondo le prime stime Aefi, il 2023 si è chiuso con un
incremento tendenziale del 10% dell'area espositiva venduta in
Italia. Rispetto al target pre-Covid il gap è ancora del 10%,
che - secondo le previsioni dell'Associazione - sarà colmato nel
2024. In crescita invece il numero di visitatori, sia sul 2022
che sul 2019, rispettivamente del +20% e +4%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA