L'Istat stima ad agosto 2022 una
diminuzione congiunturale del commercio dell'Italia con i paesi
extra-europei, più ampia per le esportazioni (-7%) rispetto alle
importazioni (-3,6%). Pesano le operazioni occasionali di
cantieristica navale registrate il mese precedente, al netto
delle quali la flessione dell'export si riduce a -2,4%. Per
l'import, invece, il calo congiunturale degli acquisti di
energia dipende dai ribassi dei prezzi del greggio e dei
prodotti della raffinazione.
Su base annua, la crescita dell'export accelera a +22% (dal
14,2% a luglio), "spinta soprattutto dall'aumento delle vendite
di beni di consumo non durevoli", che segnano (+30,2%),
commenta l'Istat, oltre che dall'energia (+89,8%). "La crescita
dell'import - continua la nota - resta molto sostenuta (+70,9%),
seppur in lieve decelerazione, trainata dai maggiori acquisti di
prodotti energetici", (+173,3%).
Tra i mercati di sbocco, ci sono aumenti su base annua delle
esportazioni verso quasi tutti i principali paesi
extra Ue27; i più ampi riguardano Turchia (+72,8%), Stati Uniti
(+43,2%), paesi Asean (+39,1%) e paesi Opec (+29,5%). Prosegue
la flessione dell'export verso la Russia (-16,4%).
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