"Le previsioni scontano, inter alia,
gli effetti della significativa maggiore indicizzazione delle
prestazioni - si spiega nel rapporto della Ragioneria -
imputabili al notevole incremento, rispetto a quanto
precedentemente stimato dalla Nadef 2021, del tasso di
inflazione registrato nella parte finale del 2021 e previsto per
l'anno 2022".
Per quanto riguarda gli anni successivi, il rapporto
spesa-Pil "tende a stabilizzarsi fino al 2030", anche in
presenza di ipotesi di crescita del Pil meno favorevoli - si
spiega nel rapporto - grazie all'esaurirsi degli effetti del
nuovo canale di accesso al pensionamento anticipato introdotto
con Quota 100 e Quota 102 e "grazie all'ipotizzato parziale
recupero dei livelli occupazionali precedenti sia all'adozione
del provvedimento che ha introdotto Quota 100 sia allo scoppio
della crisi sanitaria".
Guardando ancora più avanti, il rapporto spesa/Pil "aumenta
velocemente" fino a raggiungere il picco relativo del 16,8% nel
2044. Nella seconda parte dell'orizzonte di previsione, il
rapporto inizia una rapida discesa, con la spesa che si attesta
al livello del 16,1% del Pil nel 2050 e al 13,7% nel 2070.
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