I presidenti dell'Associazione
dottori commercialisti (Adc), Maria Pia Nucera,
dell'Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc), Andrea
Ferrari e dell'Unione nazionale giovani dottori commercialisti
ed esperti contabili (Ungdcec), Matteo De Lise, hanno scritto
una lettera ai ministri della Giustizia, Marta Cartabia,
dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e dello Sviluppo
Economico, Giancarlo Giorgetti, chiedendo un intervento
d'urgenza sulle disposizioni legate ai dottori commercialisti
nel nuovo istituto della composizione negoziata della crisi
d'impresa. L'obiettivo, recita una nota, è che "si intervenga
per colmarne le lacune e ovviare ad alcune criticità, così da
consentirne la piena attuazione". Nella missiva dei sindacati
della categoria professionale si legge che "destano più di una
perplessità i requisiti posti dalla norma per l'accesso dei
dottori commercialisti all'Elenco degli esperti, aggiunti in
sede di conversione del decreto e successivamente precisati con
il provvedimento del ministero della Giustizia del 29 dicembre
2021. La legge di conversione ha, infatti, indicato anche per i
dottori commercialisti, quale ulteriore requisito di accesso
all'elenco degli esperti in composizione negoziata della crisi -
oltre all'iscrizione da almeno cinque anni all'albo ed alla
specifica formazione disposta dal decreto dirigenziale del
ministero della Giustizia del 28 settembre 2021 - l'aver
maturato precedenti esperienze nel campo della ristrutturazione
aziendale e della crisi d'impresa". Per Ungdcec, Aidc e Adc,
pertanto, sarebbe "quanto mai opportuno intervenire con urgenza"
per modificare la norma.
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