"Le sfide che stiamo portando
avanti come team sono numerose e spaziano dai temi del
rifornimento di energia alla logistica, dalla riduzione della
plastica per i nostri packaging all'innovazione di prodotto per
un'offerta gastronomica sempre più salutare".
La transizione energetica è già avanzata nel gruppo
brianzolo: grazie agli impianti di cogenerazione nei propri
stabilimenti, Rovagnati autoproduce oltre il 65% del fabbisogno
di energia elettrica dei siti produttivi, recuperando calore
utile per le utenze industriali e per la rete di
teleriscaldamento della città di Monza, a cui viene fornita una
quantità di energia termica pari al fabbisogno di 31 condomini
di grandi dimensioni.
L'attenzione è anche puntata sui partner, tra quelli della
logistica per esempio è stato scelto GI.MA.TRANS, con cui
Rovagnati copre circa il 30% delle tratte con mezzi a LNG
(Liquid Natural Gas) dotati di pannelli fotovoltaici o a
funzionamento 100% elettrico per le unità frigo e tecnologia
Hybrid per bilici e motrici.
Ma il fiore all'occhiello è il sistema di pastorizzazione, il
cuore del processo di produzione e un'avanguardia nella ricerca
della sostenibilità ambientale: l'High Temperature Pasteurizer
System (HTST), un impianto nato dalla collaborazione con Verinox
Acciai di Trento, che ha ridotto il consumo idrico di circa 50
volte, lo sbalzo termico tra calorie e frigorie fornite del 24%,
e la carica batterica di 6 volte. L'HTST è un modello di
assoluta avanguardia in materia di sistemi di pastorizzazione
dei prodotti alimentari. L'impegno alla riduzione delle
plastiche invece, con il 55% medio di plastica riciclata in
tutte le vaschette e una riduzione del peso delle confezioni, ha
condotto a un risparmio di oltre 100 tonnellate di plastica
all'anno, l'equivalente di circa 3 milioni di bottiglie di
plastica di acqua minerale da un litro e mezzo. Tra i più
importanti progetti a cui l'azienda lavora ora c'è quello
dell'eliminazione dei nitriti, storicamente utilizzati per la
conservazione degli affettati. A partire da Naturals, la linea
con ingredienti 100% naturali, e poi con Snello e le linee
vendute negli Stati Uniti, è stato eliminato l'utilizzo di
nitriti e nitrati di ogni tipo.
Ultimo capitolo la lotta agli sprechi alimentari. Il 2021 ha
registrato dei risultati importanti per l'azienda che ha donato
un totale di 15,4 tonnellate di prodotti; e solo nei primi sei
mesi del 2022 sono state distribuite più di 6 tonnellate,
equivalenti a oltre 13.000 pasti. Questo impegno solidale si è
arricchito grazie alla piattaforma di Regusto, il primo portale
per la gestione delle donazioni basato su un modello di sharing
for charity innovativo che sfrutta la tecnologia blockchain per
garantire trasparenza e tracciabilità nella gestione dei flussi
di denaro e merci.
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