Il secondo semestre del 2021 -
evidenzia l'Osservatorio - ha perso uno dei driver della
crescita rilevata nei primi sei mesi dell'anno: l'iniziativa del
cashback (adottata da quasi 9 milioni di italiani, circa il 18%
della popolazione maggiorenne) è infatti stata inizialmente
sospesa e poi definitivamente cancellata dal governo, a favore
di misure di incentivo per i commercianti. In questo contesto,
però, gli italiani hanno dimostrato il cambio di passo
definitivo nei confronti della digitalizzazione dei pagamenti:
anche senza incentivi, i pagamenti digitali continuano a
crescere con la stessa forza anche nella seconda metà dell'anno.
"Appare evidente come l'effetto combinato della pandemia (ovvero
l'attenzione verso i metodi contactless e la necessità di
sfruttare i pagamenti online) e degli incentivi ai consumatori
abbia innescato un cambiamento di abitudini da parte degli
italiani", afferma Valeria Portale, direttore dell'Osservatorio
Innovative Payments. Analizzando i vari strumenti di pagamento,
la crescita del contactless è stata resa possibile dalla
diffusione delle carte e dei Pos abilitati, spinta
dall'innalzamento del limite per i pagamenti senza Pin dai 25 ai
50 euro, e acuita dai timori legati al Coronavirus e al
possibile contagio dovuto al contatto. Quanto al successo di
mobile e wearable è da ricondursi alla combinazione di fattori,
quali, semplicità, velocità e utilità percepita nell'uso
quotidiano. Tra i trend da segnalare c'è anche il 'Buy Now, Pay
Later' (compra ora e paga dopo), cresciuto con un ritmo senza
precedenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Ci
sono poi "le innovazioni che probabilmente vivremo più
profondamente tra qualche anno e che si potranno basare su
tecnologie potenzialmente rivoluzionarie, quali la blockchain e
i distributed ledger, come il digital euro e le altre central
bank digital currency", evidenzia Ivano Asaro, Direttore
dell'Osservatorio Innovative Payments.
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