Sono 89 imprenditori cinesi sono
diventati miliardari nel 2017, circa il triplo rispetto a Stati
Uniti ed Europa Medio Oriente e Africa. Il 97% dei miliardari
cinesi si è fatto da solo, spesso in settori come tecnologia e
vendite al dettaglio. Lo si legge nel report Billionaires Report
2018 di Ubs-Pwc.
Il fenomeno cinese sfida la Silicon Valley: i miliardari
asiatici, sopratutto della città cinese di Shenzhen "stanno
sfidando il tradizionale dominio statunitense
nell'imprenditorialità tecnologica. Nel 2017 hanno raggiunto gli
Stati Uniti in termini di volume di finanziamento in capitale di
rischio alle start-up, hanno registrato quattro volte più
brevetti legati all'intelligenza artificiale e tre volte più
brevetti legati a blockchain e criptovalute rispetto ai loro
omologhi a stelle e strisce".
I miliardari asiatici "sono giovani e incontenibili - ha
spiegato Paolo Federici, che guida l'Ubs Global Wealth
Management Italy Market - Trasformano continuamente le loro
aziende, sviluppano nuovi modelli di business ed entrano
rapidamente in nuovi settori. Si sono in gran parte fatti da sé
e sono determinati a sfruttare uno dei momenti migliori nella
storia per la nuova imprenditorialità".
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