L'accordo globale sulle tasse non ha effetto negli Stati Uniti. Donald Trump cancella la minimum tax sulle multinazionali su cui era stato raggiunto l'accordo all'Ocse: ogni accordo raggiunto dall'amministrazione Biden "non ha effetto negli Stati Uniti in assenza di un'azione del Congresso nell'adottare" quanto stabilito, ha disposto il presidente in un memorandum presidenziale in cui esorta il Tesoro a preparare misure ritorsive contro chi applica prelievi "extraterritoriali" sulle multinazionali a stelle e strisce.
I repubblicani sono da sempre contrari alla minimum tax del 15% e il Congresso finora non l'ha mai approvata.
"Prendiamo nota del memorandum presidenziale sull'accordo sulla global tax indirizzato al segretario del Tesoro. Da parte nostre restiamo impegnati sugli impegni internazionali presi negli ultimi anni" sugli accordi Ocse e siamo "aperti a un dialogo significativo con i nostri partner internazionali. Naturalmente la Commissione si rammarica" di questo memorandum. Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis.
Il ministro dell'Economia polacco Andrzej Domański, alla presidenza di turno dell'Ue ha per parte sua escluso che i ministri Ue possano riconsiderare l'applicazione completa della direttiva del secondo pilastro alle aziende americane, per evitare le ritorsioni ordinate da Trump al Tesoro. "Non c'è stata alcuna discussione in merito durante questo Ecofin - ha sottolineato Domański -. Francamente, anche durante i miei colloqui con tutti i 26 ministri delle Finanze nelle ultime sei settimane non è stato affrontato il problema, quindi sarebbe assolutamente prematuro per me parlarne".
Nella riforma fiscale globale concordata in ambito Ocse il secondo pilastro stabilisce per le grandi imprese soglie minime di tassazione (il 15%) nei singoli Paesi. Il primo pilastro regola una diversa allocazione dell'imponibile.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA