"Una patente a punti inutile che non farà chiudere nessuna impresa, anche quando questa contravvenisse gravemente a norme su salute e sicurezza sul lavoro".
È quanto dichiarato, dopo l'incontro al ministero del Lavoro nel corso del quale è stata illustrata la bozza del decreto ministeriale attuativo della patente a crediti, la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il segretario nazionale della Feneal-Uil, Stefano Costa.
"Si riconoscono fino a 100 punti alle imprese - spiegano -, il che non porterà alla sospensione della patente, per decurtazione dei crediti, neanche in caso grave di strage di lavoratori".
Il sistema della patente a crediti è "troppo farraginoso: i punti partono da 30, ma possono arrivare a 100, facili da guadagnare, difficili da perdere. Ribadiamo che nel caso di infortuni gravi e di gravi inadempienze gli ispettori del lavoro devono sospendere la patente. Non siamo in presenza di nessun provvedimento generale, né tantomeno d'urgenza, come sarebbe invece necessario".
Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, in merito all'incontro di al ministero del Lavoro per illustrare la bozza del decreto attuativo della patente a crediti, parlando di "ennesima occasione persa per dotare finalmente il Paese di un Piano straordinario di prevenzione, a partire da una vera lotta all'illegalità, in cui molte lavoratrici e lavoratori ad oggi sono costretti". Per la dirigente sindacale della Cgil, "così come proposta dal ministero del Lavoro (modalità di assegnazione, perdita e recupero dei crediti) continuiamo a denunciare la scarsa utilità della patente a crediti.
La prima misura da prevedere per rendere efficace la patente è - sottolinea Re David - la qualificazione delle imprese all'ingresso, misura che invece non è prevista. Inoltre, continua ad essere limitata ai soli cantieri mobili, e gli effetti si vedranno solo fra anni".
Si è svolta intanto una nuova riunione al ministero del Lavoro con le parti sociali "utile a proseguire nel percorso di attuazione della patente a crediti entro il primo ottobre 2024, come previsto dalla legge n. 56/2024, di conversione con modificazioni del cosiddetto decreto Pnrr-bis.
Un provvedimento che consentirà di dare piena applicazione alle disposizioni inerenti lo strumento di qualificazione delle imprese".
Lo afferma il ministero in una nota. All'attenzione delle parti, prosegue, "è stata portata una prima bozza di lavoro del decreto ministeriale con cui si regolamentano le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente, i contenuti informativi della patente, i presupposti e il procedimento per l'adozione del provvedimento cautelare di sospensione dello strumento e di attribuzione dei crediti, oltre che le modalità per il recupero dei crediti decurtati". Ribadita - sottolinea inoltre il ministero - la possibilità di estendere la patente a crediti "ad altri settori, dopo un primo periodo positivo di applicazione in edilizia".
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