Le Borse europee rallentano dopo
l'avvio di Wall Street ed in vista dell'audizione del presidente
del Fed, Jerome Powell, sulle prospettive economiche e sugli
interventi di politica monetaria davanti alla commissione
economica congiunta a Washington. Nel Vecchio continente la
peggiore è Parigi (-1,2%), mentre prosegue il confronto tra i
partiti dopo il voto. Sul fronte valutario l'euro è stabile a
1,0825 sul dollaro.
L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,6%. In flessione Madrid
(-1%), Francoforte (-0,8%), Londra (-0,5%) e Milano (-0,3%). I
principali listini sono appesantiti dal comparto dell'energia
(-1,5%), dopo l'annuncio di Bp (-4%) che prevede svalutazioni
tra 1 e 2 miliardi di dollari. In calo il prezzo del petrolio
con il Wti che cede lo 0,4% a 81,9 dollari al barile e il Brent
a 85,3 dollari (-0,5%).
Seduta negativa per le banche (-1,4%), mentre proseguono le
scommesse degli investitori sul taglio dei tassi d'interesse e
con Powell che potrebbe fornire indicazioni sulle prossime
decisioni della Fed. Poco mosse le utility (-0,03%), mentre il
gas continua a scendere. Ad Amsterdam le quotazioni cedono il
3,7% a 31,1 euro al megawattora. In lieve rialzo i titoli di
Stato. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 136 punti, con il
rendimento del decennale italiano al 3,92%.
A Piazza Affari corre Prysmian (+3,9%), dopo un report di
Citi, che ha alzato il target price. In luce Iveco (+2,2%) e
Leonardo (+2%), quest'ultima con le indiscrezioni sulle prossime
commesse. Giù le banche con Fineco (-2,2%). Vendite su Saipem
(-1,9%) e Generali (-1,7%). Fiacca Tim (-0,8%).
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