Peggiorano ancora i mercati
azionari europei, sia sulla scelta della Federal Reserve di
lasciare i tassi fermi posticipando il primo taglio
probabilmente all'inverno sia sulla tensione nel settore dei
titoli di Stato, dove lo spread tra Btp e Bund a 10 anni è
tornato anche a quota 142 dopo una partenza sui 139 punti base.
Le Borse più negative sono Milano e Parigi, che cedono
l'1,2%, con Francoforte che perde l'1,1%. In calo di un punto
percentuale Madrid, mentre provano a tenere Londra (-0,5%) e
Amsterdam, limata dello 0,3%.
Secondo gli analisti il nervosismo sui bond europei dipende
anche dalla scelta di Msci, una delle maggiori società di
servizi finanziari statunitensi, di non includere più il debito
dell'Unione europea nei suoi indici sui titoli di Stato
mondiali. In ogni caso il rendimento del Btp a 10 anni prova a
tornare a quota 4% (si trova a metà giornata al 3,97%) con un
aumento di circa cinque punti base rispetto all'avvio.
L'euro è limato appena sotto il livello di 1,08 sul dollaro,
con il gas in aumento del 3% a 36,4 euro al Megawattora. Il
petrolio è debole attorno ai 78 dollari al barile. Incerti i
future sull'avvio di Wall street.
In questo quadro, in Piazza Affari tra i titoli principali il
peggiore resta Iveco in calo del 4% a 11 euro, con Stellantis in
ribasso del 2,6% dopo la conferma degli obiettivi finanziari per
il 2024 e il piano per il ritorno sul capitale. In leggero
aumento Tim (+0,5%) dopo che Moody's ha alzato il rating con
outlook positivo.
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