/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Patto di Stabilità, ecco le nuove regole

Patto di Stabilità, ecco le nuove regole

Tagli a deficit e debito eccessivi

BRUXELLES, 20 dicembre 2023, 19:06

Redazione ANSA

ANSACheck

Il ministro francese Bruno Le Maire e quello italiano, Giancarlo Giorgetti © ANSA/EPA

Il ministro francese Bruno Le Maire e quello italiano, Giancarlo Giorgetti © ANSA/EPA
Il ministro francese Bruno Le Maire e quello italiano, Giancarlo Giorgetti © ANSA/EPA

 I principi cardine restano quelli fissati nel Trattato di Maastricht: mantenere il deficit al di sotto del 3% del Pil e il debito al di sotto del 60%. Ma nelle nuove regole sono stati introdotti margini di flessibilità per evitare che il risanamento dei conti si trasformi in austerità, blocco degli investimenti e rallentamento della crescita.

Ecco i punti principali del nuovo Patto:


    * RIDUZIONE DEFICIT. Quando il deficit eccessivo supera il tetto del 3% l'aggiustamento annuo richiesto è dello 0,5% del Pil in termini strutturali. L'accordo prevede però che il ritmo della correzione tenga conto dell'aumento della spesa per interessi al fine di non bloccare gli investimenti più urgenti.
    * BRACCIO PREVENTIVO. I Paesi con un rapporto debito-Pil superiore al 90% dovranno far scendere il livello del disavanzo all'1,5%. Per farlo servirà un aggiustamento strutturale annuo dello 0,4% per quattro anni o dello 0,25% in sette anni, calcolato al netto degli interessi sul debito con l'impegno del Paese a fare investimenti e riforme.

* RIDUZIONE DEBITO. Dovrà essere dell'1% annuo per i Paesi che superano la soglia di un rapporto debito-Pil del 90% e dello 0,5% annuo per chi lo ha tra il 60 e il 90% del Pil.
    * PERIODO TRANSITORIO. Tra il 2025 e il 2027 la Commissione europea, nello stabilire il percorso di risanamento dei conti, terrà conto degli oneri degli interessi sul debito sempre con l'obiettivo di lasciare ai Paesi spazio per gli investimenti.
    * PIANI DI SPESA. I Paesi sotto procedura dovranno concordare l'uso dei fondi pubblici con la Commissione europea nel rispetto delle traiettorie di aggiustamento del debito. I piani ad hoc sono quadriennali e all'insegna della flessibilità potranno essere estesi a sette anni tenendo conto degli sforzi di investimento e riforma compiuti dai governi per attuare i Pnrr.
    * SCOSTAMENTO DAI PIANI SI SPESA. Sempre all'insegna della flessibilità è prevista la possibilità di uno sforamento dello 0,3% rispetto al piano concordato.
    * I TEMPI DI APPROVAZIONE. L'intesa politica tra i ministri apre la strada ai negoziati con l'Eurocamera per arrivare all'accordo finale e al varo delle nuove regole entro aprile 2024. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza