Sono quasi 41,5 milioni gli italiani
che fanno la dichiarazione fiscale Irpef, ma oltre il 40% di
questi dichiara di percepire un reddito sulle persone fisiche
inferiore a 15mila euro. Lo sottolinea Itinerari previdenziali
in una ricerca spiegando che nel 2022 aumentano i dichiaranti
(41.497.318) e i contribuenti/versanti, vale a dire coloro che
versano almeno 1 euro di Irpef, che salgono a quota 31.365.535,
valore più alto registrato dal 2008. A ciascun contribuente,
corrispondono però di fatto 1,427 abitanti. I contribuenti con
redditi superiori a 35mila euro sono il 13,94% del totale e
versano il 62,52% delle imposte dei redditi sulle persone
fisiche.
Da 0 fino a 7.500 euro lordi si collocano 8.832.792
soggetti, il 21,29% del totale, che pagano in media 26 euro di
Irpef l'anno. I contribuenti che dichiarano redditi tra i 7.500
e i 15mila euro lordi l'anno sono 7.819.493, cui corrispondono
11,16 milioni di cittadini (il 18,84%); al netto del TIR,
l'Irpef media annua pagata è di 358 euro e si riduce a 251 euro
nel calcolo per abitante. Nel complesso, i contribuenti delle
prime due fasce di reddito, compresi i negativi, sono il 42,59%
del totale e pagano solo l'1,73% dell'Irpef complessiva,
ampiamente insufficiente a ripagarsi anche il solo costo della
spesa sanitaria.
L'analisi di Itinerari previdenziali guidata da Alberto
Brambilla evidenzia che il Nord contribuisce per 100,6 miliardi,
pari al 57,43% del totale, il Centro con 38,2 miliardi pari al
21,83% del totale, mentre il Sud porta in dote 36,3 miliardi,
pari al 20,74% del gettito complessivo.
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