Il conflitto a Gaza, il rialzo dei
prezzi delle materie prime e una Federal reserve che continua la
sua stretta monetaria, rende incerta la decisione della Bce di
giovedì, che potrebbe quindi aumentare acora i tassi per domare
l'inflazione. Una decisione, sottolinea Nicoletta Papucci,
direttore Marketing di MutuiOnline.it, che "metterebbe ancora
più in difficoltà le famiglie a reddito più basso che hanno già
visto le rate dei loro mutui a tasso variabile aumentare di
oltre il 50% in un anno e mezzo".
Nel caso di ulteriore aumento di 25 punti base, è la stima di
Mutuionline.it, la rata di un mutuo a tasso variabile da 160.000
euro a 20 anni passerebbe dagli attuali 1.037 euro a 1.057 euro,
ben 20 euro in più rispetto a oggi e 363 euro in più (+52,3%)
rispetto a gennaio 2022.
Ancora più marcato l'aumento per la durata trentennale dove,
sempre per un mutuo da 160.000 euro, la rata passerebbe dagli
attuali 838 euro a 860 euro, 388 in più rispetto a gennaio 2022
(+82,2%). "Speriamo che la Bce sia coerente con quanto
dichiarato a settembre e decida di interrompere gli aumenti -
aggiunge Papucci -, però non è da escludere che l'andamento
dell'economia in Europa e oltreoceano e i recenti sviluppi
geopolitici portino Christine Lagarde a fare una scelta
differente".
La direttrice marketing conclude ricordando come "il
consiglio per chi vuole accendere un nuovo mutuo è di scegliere
la sicurezza del tasso fisso che, secondo il nostro Osservatorio
mensile, ha il miglior Tan al 3,5% e il Tan medio al 3,90%. Un
domani, qualora la situazione come ci auguriamo si normalizzerà,
sarà sempre possibile surrogare scegliendo un'offerta più
conveniente."
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