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Osservatorio Faini, a luglio il pil reale è stazionario

Osservatorio Faini, a luglio il pil reale è stazionario

Dopo calo dello 0,3% nel secondo trimestre

ROMA, 05 settembre 2023, 12:45

Redazione ANSA

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Il pil reale mensile di luglio "ha una variazione congiunturale nulla, tale però da determinare una lieve contrazione della crescita su base tendenziale, che si porta a -0,2% dal -0,1% di giugno". E' quanto emerge dall'analisi elaborata dalla Fondazione Tor Vergata, diretta da Beniamino Quintieri, attraverso il suo Osservatorio Faini, creato in collaborazione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che elabora e commenta - ogni mese - i risultati del PIL reale per singolo mese.
    La stabilità dell'attività in luglio, si legge nell'analisi, riflette un quadro macroeconomico caratterizzato dal rallentamento ciclico, comune ad altri paesi europei, nel quale - tuttavia - emergono alcuni segnali incoraggianti. In primo luogo, a giugno la produzione industriale ha registrato un incremento significativo (+0,5% m/m) dopo quello, più marcato, osservato a maggio (rivisto al rialzo di 0,1pp all'1,7%).
    Inoltre, a luglio si è osservata una crescita della produzione elettrica in luglio (3,2% m/m), pur in presenza di una riduzione dei consumi elettrici delle imprese energivore (-0,7% m/m), risultando però ancora positivi su base tendenziale (+1,1%).
    Le indagini qualitative indicano, sempre per il mese di luglio, un miglioramento del clima di fiducia delle imprese, nonostante il perdurare della fase di difficoltà nell'industria manifatturiera. In particolare, indicazioni positive provengono dal miglioramento delle attese di produzione e dal lieve recupero dell'indice pmi manifatturiero di luglio (44,4, da 43,8 di giugno). Riguardo ai servizi, a luglio gli indicatori qualitativi sono connotati da segnali contrastanti: alla diminuzione dell'indice Pmi (a 51,5 da 52,2 di giugno) si contrappone l'incremento del clima di fiducia nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio dopo la battuta di arresto di giugno. L' inflazione ancora alta, benché in attenuazione, influenza la domanda delle famiglie, determinando una flessione del clima di fiducia dei consumatori di luglio.
   

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