Inversione di rotta delle Borse
europee a metà seduta. Il mercato, già cauto, guarda sempre ai
tassi con le prossime mosse di Fed e Bce e, allo stesso tempo,
vive l'incertezza del contesto geopolitico con la guerra in
Ucraina ad un anno dall'inizio. Anche i future su Wall Street si
confermano negativi mentre sono attesi una serie di macro tra
cui l'indice dei prezzi anche per le spese personali, la fiducia
del Michigan e le vendite di nuove abitazioni.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, è sotto la
parità con la debolezza dei titoli legati ai beni di consumo,
all'immobiliare e al tech. Tiene, invece, l'energia con il
prezzo del gas che ad Amsterdam si avvicina ai 53 euro (+4%) e
il petrolio che pur limando, vede il wti sotto i 76 dollari al
barile e kil brent sopra gli 82 dollari. Tra i metalli l'oro è
cedente e passa a 1.822 dollari l'oncia.
Tra le singole Piazze Milano perde lo 0,3% ma tiene i 27mila
punti. A frenare tra i big è soprattutto e il credito con Bper
(-2%), seguita da Unicredit (-1,26%), Banco Bpm (-1,13%). Lo
spread tra Btp e Bund è stabile a 188 punti mentre risale il
rendimento del decennale italiano al 4,37%. Sotto la lente resta
Tim (+0,69%) con i riflettori accesi sempre sulla rete nel
giorno del cda. Resta poi in vista Saipem (+3%). Francoforte
cede lo 0,5% mentre l'economia nel quarto trimestre si è
contratta di più rispetto al dato preliminare (-0,4% rispetto a
-0,2%). Cedente anche Parigi (-0,47%) mentre tiene Londra
(+0,24%). Sul fronte dei cambi l'euro è sotto 1,06 sul dollaro.
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