Le Borse europee rallentano dopo
l'avvio in calo di Wall Street. I mercati temono una escalation
della guerra in Ucraina con le decisioni sull'invio dei carri
armati a Kiev. Sotto i riflettori anche le prossime mosse delle
banche centrali, con la Fed e Bce che tornano a riunirsi la
prossima settimana.
L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,6%. In terreno negativo
si muovono Parigi (-0,5%), Londra (-0,4%), Francoforte, Milano e
Madrid (-0,3%). I listini sono appesantiti dal comparto
tecnologico (-1,6%) e dall'energia (-0,7%), quest'ultimo con il
petrolio debole. Il Wti scende a 80,10 dollari al barile e il
brent a 86 dollari.
Vendite anche per le banche (-0,2%) e le assicurazioni
(-0,3%). Tengono le utility (+0,05%), con il prezzo del gas che
scende a 55,65 euro al megawattora (-4,5%). Dall'inizio
dell'anno le quotazioni ad Amsterdam registrano un calo del 27%.
Sul fronte valutario l'euro è poco mosso a 1,0891 sul
dollaro. Risalgono i rendimenti dei titoli di Stato, dopo il
calo registrato in mattinata. Lo spread tra Btp e Bund si
attesta a 179 punti, con il tasso del decennale italiano al
3,9%.
A Piazza Affari scivolano Interpump (-2,8%) e Nexi (-2,5%).
Vendite anche su Stellantis (-1,2%) e Eni (-1%). Debole Tim
(-0,2%), in vista di sviluppi sulla Rete nazionale. Nel listino
principale corrono Iveco (+3,2%) e Leonardo (+3,1%).
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