Ultima seduta prima della pausa
natalizia senza sussulti per le Borse europee: a Milano l'indice
Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,27% a 23.877 punti, l'Ftse
all share in crescita dello 0,27% a quota 25.889. Londra ha
segnato un rialzo dello 0,05%, mentre Parigi ha perso lo 0,2% e
Francoforte ha guadagnato uno speculare 0,2%.
Sostanzialmente piatta anche Mosca, mentre prosegue il crollo
del prezzo del gas che ha chiuso in calo del 9% a 82 euro al
Megawattora, ampiamente sotto quota 88 euro toccata il 23
febbraio scorso alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina. Il
metano appare tra l'altro insensibile al rialzo del prezzo del
petrolio, che ha raggiunto gli 80 dollari al barile dopo la
riduzione della produzione di greggio annunciata dalla Russia.
Giornata sostanzialmente tranquilla per lo spread tra Btp e
Bund tedeschi a 10 anni, con il rendimento del prodotto del
Tesoro al 4,47%. In questo contesto in Piazza Affari il titolo
migliore tra quelli a elevata capitalizzazione è stato Tim,
salito del 2,3% con un clima costruttivo nei colloqui tra
governo e azionisti. Bene anche Leonardo e Iveco, saliti di
circa due punti percentuali.
Qualche vendita su Stm e Ferrari, in calo dello 0,7%. Tra i
gruppi 'minori', forte ribasso per Mps, che ha ceduto il 3,5% a
1,96 euro.
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