Seduta positiva per le Borse
asiatiche con l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico che preme
per l'ingresso in una fase di mercato rialzista, segnando un
progresso del 19% dai minimi dello scorso ottobre. Tokyo e
Sydney hanno chiuso in rialzo dello 0,7%, Seul avanza dello
0,4%, Hong Kong dello 0,7% mentre sono fiacche Shanghai (-0,1%)
e Shenzhen (-0,2%). Positivi anche i future su Wall Street, con
i tre indici principali in rialzo di circa lo 0,3%, mentre
quelli sui listini europei sono poco mossi.
I listini asiatici si sono accodati ai progressi messi a
segno da Wall Street in scia alla frenata registrata ieri
dall'inflazione americana, che a novembre è scesa al 7,1%, e
attendono di capire se il raffreddamento della corsa dei prezzi
ammorbidirà il vigore della stretta monetaria della Fed, che
stasera dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di un altro
mezzo punto percentuale e la cui riunione sarà seguita domani da
quelle di Boe e Bce.
La frenata dell'inflazione ha dato forza ai Treasury
americani, i cui rendimenti sono scesi sotto il 3,5%, e ha
indebolito il dollaro, che ritocca i minimi da giugno sull'euro,
con cui scambia a 1,0638. Dopo un rally di due giorni in cui ha
guadagnato circa il 6%, tira il fiato il petrolio, con il Wti in
leggero calo a 75,09 dollari al barile e il Brent sceso a 80,32
dollari.
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