"Se qualcuno l'ha chiamata Agenda Draghi, noi la chiamiamo "Agenda Italia". Un metodo e una sostanza di governo orientati alla serietà, alla concretezza e alla responsabilità, che non devono essere accantonati", chiedono i Giovani Imprenditori di Confindustria con la relazione del presidente Riccardo Di Stefano al convegno di Capri. Auspicano "una maggioranza stabile in grado di rispondere alle emergenze che attanagliano l'Italia e di tenere unito il Paese". Al nuovo Governo chiedono "autorevolezza, competenza, responsabilità" per affrontare lo shock energia, e per "il compito di contribuire a costruire un Paese più forte".
Poi i giovani imprenditori avvertono: "L'industria italiana non può morire per i partiti". "Lavoro, competenze e innovazione sono gli strumenti primari per costruire il futuro. È su questo - dice Di Stefano - che dobbiamo chiedere conto a chi, pro tempore, avrà l'onore di guidare questa grande nazione".
"Senza sconti" si vedrà "se avremo vissuto una stagione di buon governo o un nuovo, duro inverno". Serve "una responsabilità condivisa, da cui nessuno può sentirsi esonerato: maggioranza, opposizione, mondo produttivo e del lavoro, società civile.
Alzeremo la voce di fronte a iniziative contro industria e lavoro".
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