I mercati restano abbastanza
volatili dopo le decisioni di politica monetaria della Bce, con
le Borse che, pur restando in rosso, riducono i ribassi segnati
nel corso della conferenza stampa della presidente Christine
Lagarde. Francoforte cede l'1,2%, Parigi lo 0,6%, Londra lo 0,4%
- con tutto il segno Unito è in apprensione per la Regina
Elisabetta - mentre Milano gira in rialzo (+0,2%) spinta dagli
acquisti sul comparto bancario.
Restano in rosso anche i titoli di Stato europei, i cui
rendimenti sono saliti sulla prospettiva di nuovi rialzi dei
tassi: quello del Btp, dopo essere arrivato a toccare un massimo
del 3,98%, è ripiegato al 3,92%, comunque in rialzo di otto
punti base rispetto a ieri, mentre lo spread con il bund si
richiude di 2 punti a quota 225 punti. La stretta Bce non salva
l'euro, che scivola nuovamente sotto la parità con il dollaro,
con cui scambia a 0,995, sulla prospettiva di un indebolimento
dell'economia europea.
Sui listini si muovono in controtendenza le banche, che
scontano l'effetto positivo sui propri conti economici del
rialzo dei tassi. I rialzi di Banco Bpm (+4,5%), Unicredit
(+4,4%), Bper (+2,7%) e Intesa (+1,7%) contribuiscono a fare di
Milano il miglior listino europeo. Sul fronte energetico intanto
il gas ha recuperato le perdite della prima parte della seduta,
alimentate dalla corsa dell'Europa verso il price cap, e tratta
ora ad Amsterdam a 213 euro al megawattora (-0,4%).
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