Consegnava pizze a domicilio, Davide
D'Amuri, 26 anni, pugliese, quando in sogno gli è apparso il
risultato di una partita di calcio, ci ha scommesso sopra 20
euro e ne ha vinti poco più di mille. "Quei soldi, invece di
investirli in un telefono, o cose passeggere, ho deciso di
usarli per un corso di formazione da tecnico di fibra ottica",
racconta a margine di un evento dell'Accademia italiana della
fibra ottica di Elis, in collaborazione con Open fiber.
Alla fine del corso, un anno fa, è arrivata l'assunzione
nella società Sielte come tecnico del delivery, la parte finale
che riguarda l'attivazione del servizio Internet, e, solo due
mesi dopo, una proposta di promozione ad assistente di cantiere
tecnico a Reggio Emilia. "Sono rimasto un po' spiazzato ma era
un'offerta che non potevo rifiutare, anche perché, a livello di
carriera, avevo e ho delle ambizioni", racconta Davide. "Se
ripenso a un anno e mezzo fa - continua - stavo a giocare alla
play perché tanto non uscivamo, c'era la pandemia, facevo le
consegne in pizzeria. Prima ancora lavoravo come barman o
cameriere, grandi prospettive. Nell'arco di un anno è cambiata
completamente la mia vita".
È arrivato in un momento complesso per lui all'Accademia
italiana della fibra ottica di Elis anche Edoardo Bretti,
romano, che aveva da poco dovuto chiudere la sua pizzeria. "Dopo
un po' di difficoltà iniziali mi sono appassionato e ho iniziato
a lavorare praticamente subito. Alcune esperienze sono andate
bene, altre meno, e ora sono con questa azienda da 7 mesi e
faccio la parte stradale", racconta. "Sicuramente è un mestiere,
qualcosa che mi sta dando manualità ed indipendenza. È un lavoro
che ha mille sbocchi e opportunità e come tutti i mestieri -
osserva Edoardo - ti danno qualcosa per cui sei richiesto".
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