Prima seduta della settimana chiusa
in calo a Piazza Affari (-1,6%), come nelle altre principali
Borse europee e in linea con l'andamento di Wall Street.
L'andamento della pandemia da Covid 19, in particolare per la
variante Omicron, torna a fare temere ai mercati ulteriori
restrizioni. Scende molto il prezzo del greggio (wti -6,1%) a
sera a 66,5 dollari e il brent a 69,8 dollari. Nuovo picco verso
l'alto invece per il gas naturale in Europa, con le quotazioni
ad Amsterdam (+7,3%) a 147 euro al MWh. In lieve calo l'oro
(-0,2%).
A Milano pesanti Cnh (-3,9%), Exor (-3,8%) e tra le auto
Stellantis (-3,6%) e Ferrari (-3,2%), in linea col comparto in
Europa. Tra le banche d'affari soprattutto Mediobanca (-3,6%),
fra le altre Banco Bpm (-2,7%), Bper (-2,4%), dopo che il Fitd
ha rifiutato la proposte per Carige (+6,2%), mentre lo spread
Btp-Bund ha chiuso stabile a 129,9 punti. Giù la paytech Nexi
(-2,9%). A2a (-3,3%) ha avuto la peggio tra le utility. in
discesa i petroliferi, dall'impiantistica di Tenaris (-2,2%) a
Eni (-1,8%) e Saipem (-1,1%). In calo Tim (-1,6%), con la
proposta di Kkr ancora da valutare.
Eccezioni in positivo Diasorin (+1%) tra i farmaceutici, in
ripresa dal calo del finale della scorsa settimana, quando aveva
presentato il piano industriale, Prysmian (+0,5%)
nell'industria, tra le utility Terna (+0,2%). Fra i titoli a
minore capitalizzazione spiccano i guadagni nel lusso di
Ferragamo (+3,4%), mentre Moncler (-0,9%) è in linea con le
sofferenze del comparto in Europa. Forte calo per la Juventus
(-6,3%), venduti tutti i diritti di opzione non esercitati nel
periodo di offerta per la sottoscrizione delle nuove azioni, in
seguito all'aumento di capitale.
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