Mercati azionari europei incerti
dopo l'avvio piatto di Wall street e la diffusione degli indici
Pmi degli Stati Uniti: la Borsa peggiore è quella di Amsterdam
che cede circa un punto percentuale, con Milano che perde lo
0,9% nell'indice Ftse Mib. Debole anche Francoforte (-0,5%),
mentre Parigi è sulla parità. In rialzo dello 0,2% Londra e
dello 0,3% Madrid.
Gli operatori guardano al prezzo del petrolio dopo l'annuncio di
Biden sul rilascio delle riserve e ai timori legati
all'inflazione, con Piazza Affari che tiene anche d'occhio lo
spread tra Btp e Bund tedeschi a 126 punti base con il
rendimento del prodotto del Tesoro attorno all'1%.
Sul listino principale di Milano, il titolo peggiore è Tim:
partito positivo in mattinata, era sceso pesantemente prima di
metà giornata per poi recuperare quasi tutte le perdite, ma al
momento cede il 3,2% a 0,43 euro tra un forte nervosismo. Deboli
anche Moncler e Ferrari, che scendono del 2,8%, seguiti da Banca
Generali in ribasso del 2,6%.
Bene invece Unicredit (+1,3%, con Mps che nel settore bancario
cede l'1,6% sempre sui minimi storici). In controtendenza Nexi,
che sale di circa due punti percentuali. Nel paniere a bassa
capitalizzazione la Juventus perde il 6% a 0,63 euro sull'avvio
del programmato aumento di capitale.
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