Resta in rosso nel primo pomeriggio
Piazza Affari (-1,6%), in linea con le altre principali Borse
europee, su cui pesa, secondo gli analisti, il rally dei prezzi
del gas naturale, nonostante gli impegni della Ue ad assicurare
le forniture. Avvicinandosi l'apertura di Wall Street, i mercati
aspettano dagli Usa i dati Eia sulle scorte e la produzione di
greggio, le cui quotazioni hanno girato in ribasso (wti -1%) a
78,1 dollari al barile e il brent a 81,7 euro. Soffrono i
petroliferi, da Saipem (-1,2%) a Eni (-1,3%9 e
nell'impiantistica Tenaris (-2%).
A Milano il listino principale è praticamente tutto in rosso.
In fondo ci sono Mediobanca (-3,6%), con Deutsche Bank che ha
tagliato giudizio da buy a hold, Atlantia (-3,3%), per le auto
Stellantis (-3%) e per l'industria Prysmian (-3%), Cnh (-2,9%) e
Leonardo (-2,8%). Tra le banche, con lo spread salito a 107
punti e il rendimento del decennale italiano allo 0,88%, sta a
galla Banco Bpm (+0,07%), mentre sono in negativo Fineco
(-0,3%), Unicredit (-0,8%), quest'ultima passata da hold a buy
nel giudizio di Deutsche Bank, Intesa (-1,2%) e Bper (-1,4%).
Guadagna Mps (+0,6%). In ordine sparso le utility, con alcune
molto pesanti, come Hera (-2%) e altre meno, come Snam (-0,3%).
Forti perdite per i semiconduttori con Stm (-2,2%) e tra i
componenti auto con Pirelli (-2,2%).
Fuori dal listino principale corsa di Bioera (+4,9%), che si
riprende dai precedenti cali, e nuova giornata di forte calo per
Eprice (-4,7%).
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