(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Torna a crescere nel 2021 il
factoring dopo il 2020 caratterizzato dalla pandemia. Come ha
spiegato il Presidente di Assifact, Fausto Galmarini, in
occasione dell'Assemblea annuale dell'associazione, nel solo
mese di maggio il turnover del factoring italiano è cresciuto di
circa il 49% rispetto allo stesso mese dell'anno passato,
portando a +9,82% la crescita del volume d'affari cumulativo dei
primi cinque mesi. Per l'intero 2021 le stime di Assifact sono
positive. Se nel 2020 il crollo del fatturato delle imprese
aveva generato un volume d'affari cumulativo al 31 dicembre di
228 miliardi di euro, in calo del 10,83% sul 2019 per la prima
volta da oltre un decennio, sottolinea Assifatc, "oggi il
turnover del settore del factoring "segue", con un deciso
recupero, il rimbalzo del fatturato industriale nel secondo
trimestre del 2021". "Si tratta di un andamento in linea con
quanto accaduto a livello globale, dove l'Italia anche nel 2020
ha comunque mantenuto le posizioni con una quota dell'8,4% del
factoring mondiale e del 12,4% di quello europeo".
. "Gli accordi di convenzione di reverse factoring stipulati da
aziende medio-grandi con le società di factoring - ha detto
Galmarini - restano la soluzione maggiormente consolidata per
ottimizzare, gestire e supportare il capitale circolante a monte
della propria filiera". Il Presidente di Assifact ha tenuto a
sottolineare, sempre in ambito di supply chain finance, i
significativi tassi di crescita del confirming, servizio
innovativo in forte crescita grazie al quale un'azienda incarica
la società di factoring di gestire i debiti commerciali verso i
propri fornitori, che possono incassare i loro crediti o avere
anticipazioni in tempi abbreviati, mentre l'azienda può ottenere
dilazioni di pagamento, il tutto attraverso piattaforme o
sistemi digitali. Nel 2020 il confirming ha generato 1,3
miliardi di euro di volume d'affari. (ANSA).
Factoring: torna a crescere nel 2021, +9,5% in 5 mesi
Presidente Galmarini all'assemblea annuale Assifact
