Ultima seduta di settimana in lieve
rialzo per Piazza Affari, che si è mossa sostanzialmente in
linea con gli altri listini europei: l'indice Ftse Mib ha
concluso in aumento dello 0,45% a 25.169 punti, mentre l'Ftse
All share ha segnato una crescita finale dello 0,54% a quota
27.580. Nel Vecchio continente Parigi, Francoforte e Amsterdam
sono salite dello 0,7%, con Londra piatta.
La spinta per i mercati viene sempre dal piano di investimenti
del presidente Usa Biden da circa 6mila miliardi, con
un'attenzione particolare per Piazza Affari, che si è così
mantenuta sopra la soglia psicologica dei 25mila punti, sulla
crescita dei prezzi della produzione industriale in Italia
superiore alle stime degli analisti.
Forti acquisti comunque su Cattolica dopo i conti del primo
trimestre dell'anno, con l'utile netto del periodo che è più che
raddoppiato a 45 milioni (+221%), mentre quello adjusted è
aumentato del 160% a quota 48 milioni: il titolo della compagnia
veronese, sugli scudi per tutta la giornata, ha concluso in
rialzo del 14,9% a 6 euro, sui massimi dallo scoppio della
pandemia.
Tra i titoli minori Mps ha segnato un aumento del 3,7% anche
sulle nuove ipotesi di aggregazione nel settore che contemplano
l'idea di uno 'spezzatino' per la banca toscana, mentre nel
listino a elevata capitalizzazione spiccano sempre Nexi (+2,3%
finale), Moncler (+1,8% ai suoi massimi), Leonardo, Atlantia e
Unicredit, tutti in rialzo dell'1,3%.
Nonostante la sostanziale tenuta del prezzo del petrolio, a
Milano nel paniere principale i ribassi più evidenti sono stati
registrati da Saipem (-0,9%) e Tenaris, che ha segnato un calo
finale dell'1% a 9,35 euro.
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