Le tensioni tra Usa e Cina sul caso
Huawei e i timori di ripercussioni sulla guerra commerciale
tengono ancora banco sui mercati asiatici, tutti in profondo
rosso dopo che Pechino ha convocato l'ambasciatore americano per
criticare l'arresto del direttore finanziario del colosso della
telefonia, Meng Wanzhou. Tokyo ha perso il 2,1%, Sydney il 2,3%,
Seul l'1,1%, Shenzhen l'1,3% e Shanghai lo 0,8% mentre Hong Kong
cede, in finale di seduta, l'1,2%.
Il clima di sfiducia rischia di propagarsi anche in Europa e
a Wall Street, dove i future viaggiano ampiamente in territorio
negativo, alla vigilia dell'incerto voto del Parlamento
britannico sull'accordo per la Brexit proposto da Theresa May.
Tutti elementi di tensione e incertezza in una settimana che,
nella riunione di giovedì, dovrebbe vedere la Bce confermare la
fine del quantitative easing a fine anno.
Il petrolio è stabile, con il Wti a 52,48 dollari, dopo il
rally scatenato venerdì dall'accordo sui tagli alla produzione
dell'Opec+.
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