E' stato presentato il ricorso al
Tar del Lazio contro la pubblicazione online dei patrimoni dei
dirigenti pubblici e loro familiari, dalle case alle auto. Il
sindacato che rappresenta la categoria, l'Unadis, aveva
annunciato l'azione legale nei giorni scorsi e ora prende forma,
con la richiesta, fa sapere lo stesso sindacato, di
"annullamento" delle nuove regole previste dal decreto Madia sul
Freedom of information act italiano (Foia), il cosiddetto
'diritto a sapere'. La regola diventa la trasparenza e il
segreto l'eccezione.
D'altra parte non resta molto tempo, la scadenza per la
pubblicazione è fissata infatti al 30 aprile. Per questo nel
ricorso si chiede "l'immediata sospensione" dei provvedimenti
impugnati, che includono anche le circolari applicative di vari
ministeri e le linee guida dell'Anac. Insomma si riapre il
braccio di ferro tra dirigenti pubblici e ministero della P.a,
dopo la sentenza della Consulta di fine novembre scorso sulla
riforma Madia.
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