Avvio di seduta pesante per Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che cede l'1,04%, in linea con l'andamento delle altre Borse europee. Pesa sul listino il tonfo di Saipem (-7,7%) dopo l'annuncio del collocamento di più di metà dell'inoptato da parte del consorzio di garanzia. Tra i titoli peggiori si segnalano Stm (-2,34%), Anima Holding (-2,29%) e Fca (-2,30%). Ancora vendite sul comparto bancario con Bper (-1,88%), Mps (-1,59%) e Intesa Sanpaolo (-1,46%). Debole l'Eni (-1,32%), con il petrolio che torna a scendere dopo aver superato ieri la soglia di 40 dollari al barile. Tra i pochi titoli positivi si segnalano Ferrari (+1,74%), mentre è in corso il road show per il collocamento del bond da 500 milioni di euro, e Finmeccanica (+1,93%).
Asia debole con dati Cina e Giappone, giù il petrolio - Seduta debole per le Borse asiatiche in scia ai dati macro poco confortanti arrivati dal Giappone e dalla Cina. Tokyo ha perso lo 0,76%, Seul lo 0,6% e Sydney lo 0,68%. Riescono a tenere la parità le borse cinesi, con Shanghai in rialzo dello 0,14% e Shenzhen dello 0,51%, mentre Hong Kong, ancora aperta, viaggia in calo dello 0,61%. Il pil giapponese è sceso nel quarto trimestre del 2015 dello 0,3% rispetto al terzo trimestre e dell'1,1% su base annualizzata, un calo meno accentuato rispetto alle letture preliminari (rispettivamente -0,4% e -1,4%) ma comunque negativo. A preoccupare è stato soprattutto il tonfo dell'export cinese, crollato a gennaio del 25,4%, anche a causa del fermo delle attività dovuto al capodanno lunare. Pesante anche il dato sull'export sceso del 13,8%. I dati macro hanno spinto il petrolio a ritracciare, dopo che ieri il brent era salito per la prima volta nel 2016 sopra i 40 dollari al barile. In calo anche le commodity dal nickel al ferro.
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