I giudizi finali sulle leggi di
stabilità dell'eurozona, compresa la italiana, sottoposte ieri
ai capi di gabinetto della Commissione, andranno all'esame
politico al massimo livello nel collegio dei commissari
appositamente convocato venerdì. Lo si apprende da fonti
diplomatiche Ue. Tiene l'accordo sull'Italia, che non sarà
sottoposto a procedure, ma sarà tra i sei paesi "rimandati" a
marzo mentre la valutazione della Francia "dovrà essere discussa
venerdì dal collegio dei Commissari".
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