L'appeal turistico del sud ovest
della Sardegna cresce grazie a "L'Isola di Pietro", la serie tv
con Gianni Morandi trasmessa da Canale 5 e ambientata nell'isola
di Carloforte. Secondo uno studio realizzato da Michele Casula
per Ergo Research, gli spettatori della fiction targata Lux
Vide, sia occasionali che regolari, sono molto propensi a
indicare la Sardegna come possibile destinazione di vacanza. Se
negli anni scorsi solo l'11% del campione segnalava il sud-ovest
della regione come meta, dopo la prima stagione della serie il
dato sale fino al 32% nel caso di chi non perde una puntata e al
24% per gli occasionali. Insomma, ciò che distingue la fiction
di Mediaset rispetto ad altre è proprio il valore aggiunto della
location. Considerando questo fattore si colloca al terzo posto
dopo "veterani" del gradimento Tv come "Il commissario
Montalbano" e "Don Matteo".
In occasione della seconda stagione in onda dal 21 ottobre -
arricchita dal contributo di nuovi personaggi interpretati da
Elisabetta Canalis, Lorella Cuccarini e Stefano Dionisi - è già
stata avviata un'attività di "web monitoring" delle
conversazioni social che riguardano la Sardegna, Carloforte e
l'Isola di San Pietro. "Stiamo andando nella direzione giusta",
ha commentato l'assessora regionale al Turismo, Barbara
Argiolas, che oggi ha illustrato i risultati della ricerca.
La Regione ha finanziato la prima stagione (tre puntate) con
400mila euro di fondi Por, 800mila per la seconda (sei episodi).
"Produzioni come questa danno grande notorietà ai luoghi, li
imprimono nell'immaginario degli spettatori - ha spiegato
l'esponente della Giunta - siamo convinti che l'industria
dell'intrattenimento costituisca un motore di sviluppo per la
nostra Isola che ha ampi margini di crescita ed è in grado di
incrementare i flussi turistici e l'indotto occupazionale".
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