E' un uomo in giacca-maglia in jersey,
polo e foulard, naturalmente elegante e votato al lusso
discreto, poco esibito (Lardini). Anche se in cuor suo sogna di
trascorrere vacanze in libertà concedendosi qualche
trasgressione, come quella d'immaginare d'essere il 're dei
gitani' (Gabriele Pasini) oppure il comandante di un panfilo in
crociera in mari esotici (Serac). In attesa si concede molti
week end outdoor. E' questo l'uomo che si affaccia all'orizzonte
del salone fiorentino di Pitti N.94. Un nuovo gentleman
sensibile alla qualità della vita, non più intesa come riflesso
del mondo esterno, ma come espressione individuale di un modo di
essere, incarnata da uno stile personale, che strizza l'occhio
al lusso e all'ambiente, al look essenziale fuso con la ricerca,
visibile nella struttura dei capi morbidi ma consistenti, in
tessuti con trattamenti esclusivi. L'uomo di Pitti non ha paura
d'esaltare il suo guardaroba ricorrendo al colore come vuole
Lardini che ha pensato alle figure delle illustrazioni di Gruau.
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