"Siamo ben contenti che ci facciano
riaprire. Consideriamo il libro un bene essenziale: è un farmaco
dell'anima. E' un 'prodotto' culturale fondamentale, trovo anzi
che sia stato assurdo chiudere le librerie". A parlare, in vista
della riapertura possibile da martedì in base all'ultimo dpcm, è
Fabio Masi, 'storico' libraio genovese, con diverse librerie,
'L'amico ritrovato' nel capoluogo ligure, con l'attigua
iniziativa de 'L'amico immaginario' rivolta all'infanzia, e poi
L'ultima spiaggia' presente sia a Camogli (Genova) che
sull'isola di Ventotene.
Racconta che probabilmente la giornata di martedì servirà per
preparare al meglio il negozio, in modo che la sicurezza sia
massima. "Fino alla 'fase 2' andremo ad aprire le librerie di
Genova e Camogli noi tre datori di lavoro - spiega -. Spero poi
che quella di Ventotene possa riaprire a fine giugno, inizi di
luglio", difficile far previsioni. "In questa fase avremo un
orario ridotto e probabilmente saremo chiusi al sabato. Non
vogliamo offrire un pretesto per scelte non oculate". Nelle
ultime settimane di chiusura, dall'11 marzo, "siamo riusciti a
tamponare il calo di vendite attraverso iniziative come 'Libri
da asporto' e 'Libri con le ali', che ci hanno consentito di
spedire a casa senza costi aggiuntivi i libri a chi ne faceva
richiesta, altrimenti sul mercato ci sarebbe stato solo Amazon".
"Non potevamo reggere a lungo una chiusura prolungata",
racconta.
Quanto alla perplessità o contrarietà di alcuni librai sulla
riapertura, "ho considerazione dei colleghi che decideranno di
restare chiusi - dice Masi -. Comprendo i lloro punto di vista.
Il mio è che il nostro è un ruolo importante e che dobbiamo
anche farci carico dei rischi" connessi. "Mi spiace che ci si
divida sempre e non si riesca a fare ragionamenti più
articolati", aggiunge. Più in generale sulle riaperture,
"bisognerebbe iniziare a ragionare in termini di territorio -
racconta -. Trovo assurdo che in paesi dove si hanno zero
contagi non si sia dato modo alle librerie presenti di non
restare aperti". Per il futuro "mi auguro che queste iniziative
dei 'Libri da asporto' e dei 'Libri con le ali' possano
continuare anche nella normalità".
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