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Stefano Tiozzo, L'altra faccia della Russia

Stefano Tiozzo, L'altra faccia della Russia

Oltre Putin, storia tra luci e ombre di un popolo e di un Paese

ROMA, 21 novembre 2022, 18:21

di Marzia Apice

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STEFANO TIOZZO, L 'ALTRA FACCIA DELLA RUSSIA (TS Edizioni, pp. 352 + 16 illustrazioni a colori, euro 19). - RIPRODUZIONE RISERVATA

STEFANO TIOZZO, L 'ALTRA FACCIA DELLA RUSSIA (TS Edizioni, pp. 352 + 16 illustrazioni a colori, euro 19). - RIPRODUZIONE RISERVATA
STEFANO TIOZZO, L 'ALTRA FACCIA DELLA RUSSIA (TS Edizioni, pp. 352 + 16 illustrazioni a colori, euro 19). - RIPRODUZIONE RISERVATA

STEFANO TIOZZO, L'ALTRA FACCIA DELLA RUSSIA (TS Edizioni, pp. 352 + 16 illustrazioni a colori, euro 19).

"Passano gli zar, passano i Soviet, passano le guerre e le carestie, e passerà anche Putin con tutta la Russia che oggi crediamo di conoscere, ma non la terra, non la Russia nel suo senso più esteso, astratto, quasi spirituale". E' un invito a non abbandonarsi alla superficialità e alla diffidenza e a provare a guardare con occhi liberi da pregiudizi un Paese tanto grande quanto complesso quello di Stefano Tiozzo, autore per Ts Edizioni de "L'altra faccia della Russia". Fotografo, documentarista e storyteller, conduttore su La7 del programma 'Storie di palazzi', Tiozzo ha abbandonato l'Italia per la Russia, dove si è trasferito da anni per amore ma anche perché si è sentito in un certo senso "scelto" da quel Paese, seguendo "una corrente che non aveva altra alternativa che andare avanti". Dal Piemonte, dove lavorava come dentista, alla piazza Rossa di Mosca, la vita di Tiozzo è cambiata radicalmente e in questo libro - un volume ibrido tra autobiografia e reportage, cronaca di costume e racconto d'avventura - l'autore ha deciso di svelare in che modo, a cominciare dalla scelta di dedicarsi alla fotografia e sposare Sati Kazanova, cantante conosciutissima dal Caucaso all'Artico. Se da un lato il suo racconto parte da una prospettiva personale e quindi parziale, dall'altro è innegabile lo sforzo di provare ad affrontare la complessità, tra luci e ombre, di un Paese in questi mesi di certo non popolare. C'è dunque la vita di Tiozzo al centro del libro, ma soprattutto la Russia, vista dal di dentro quindi, per far capire al lettore che questa immensa nazione è molto altro oltre Putin e le sue scelte criminali. "Marchio culturale.
    Marchio ideologico. Marchio religioso. Marchio politico. La Russia è un gigante non solo nella sua struttura fisica, ma anche nel suo impatto sulla psiche del mondo, proprio come il suo grande ed eterno rivale: gli Stati Uniti d'America", scrive Tiozzo, che nel libro si sofferma spesso sulla storia e sulla cultura del Paese, sulle sue caratteristiche contrastanti, e sui motivi della difficoltà che noi abbiamo di comprenderle. "Si ha come l'impressione che la Russia sia un pezzo d'Asia che si sia affacciato in Europa prendendone però solo le sembianze e non l'anima, e forse è proprio questo il motivo per cui i russi hanno più o meno sempre capito gli europei, ma mai è successo il contrario", scrive ancora l'autore, sottolineando in più punti del libro alcuni comportamenti tipici del popolo russo il profondo attaccamento alla propria terra, un patriottismo che prescinde da chi si trova al potere. Sul tema della guerra, l'autore, pur condannando l'aggressione all'Ucraina e richiamando a gran voce la pace, invita a fare un passo in più, a documentarsi sulla storia e sui rapporti tra i Paesi coinvolti, sul ruolo dell'Occidente e di farlo proprio perché oggi la Russia sta subendo una sorta di boicottaggio, addirittura di cancel culture: "Essere russi si è trasformato in un reato morale", afferma, ribadendo l'assurdità di scagliarsi contro i russi con odio, soprattutto senza conoscerli da vicino.
    Altrettanto sbagliato è stupirsi che essi in questo momento di crisi e di isolamento abbiano fatto quadrato "intorno alla Russia. Si badi, non intorno a Putin, e nemmeno intorno alla guerra, o operazione militare speciale che dir si voglia, bensì intorno al Paese, intorno alla sua esistenza". Dai Monti Altaj alla Kamchatka, da Murmansk al Daghestan, da San Pietroburgo a Mosca fino alle tende dei nomadi Nenet, l'autore viaggia nel Paese in lungo e in largo, ne ammira le bellezze, ne scopre le contraddizioni, parla con le persone, sperimenta le tradizioni locali. Il suo è uno sguardo libero, nel bene e nel male, e l'approccio è quello di chi preferisce le domande alle risposte: un buon modo per iniziare ad avvicinarsi alla Russia, provando a capire quello che, soprattutto in questi mesi, ci appare troppo difficile da comprendere. Chiude il libro una imperdibile raccolta di scatti realizzati da Tiozzo nei suoi viaggi alla scoperta dei tanti volti della Russia.
   

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