(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 09 APR - Le parole della propaganda di cui
ogni dittatore si nutre e con cui comincia ogni guerra, come
dice lo scrittore e poeta bulgaro Georgi Gospodinov, vincitore
dello Strega Europeo nel 2021 con 'Cronorifugio' (Voland). Le
storie personali che vanno raccontate, i tributi, le
testimonianze e le riflessioni. Sono inutili o possono servire a
qualcosa la letteratura e l'arte, la voce degli scrittori e dei
poeti davanti all'orrore della guerra? Restano una forma di
resistenza, un modo per conoscere le bugie dei conflitti, per
non dimenticare e capire come mostrano i tanti volumi che stanno
arrivando o sono in libreria in questi giorni: dalla prima
traduzione italiana, di Claudia Zanghetti, dello sconfinato
romanzo di 884 pagine 'Stalingrado' (Adelphi)di Vasilij
Grossman, considerato "il Tolstoj dell'Unione Sovietica" alla
nuova edizione tascabile de 'La Russia di Putin' (Adelphi) della
giornalista moscovita Anna Politkovskaja, uccisa da due sicari a
Mosca nel 2006, al ritorno di 'Pane nero' (Bur Rizzoli), a 10
anni dalla morte di Miriam Mafai, un libro fondamentale e
purtroppo attuale per capire il ruolo delle donne durante la
seconda guerra mondiale, con la prefazione di Annalisa
Cuzzocrea. Fino all'ebook 'Nella mente di Vladimir Putin' (La
nave di Teseo) della scrittrice e traduttrice Elena
Kostioukovitch, nata a Kiev, laureata a Mosca e dal 1996
naturalizzata italiana, con la prefazione della scrittrice russa
Ludmila Ulitskaya e alla filastrocca di Gianni Rodari 'La luna
di Kiev' (Einaudi Ragazzi), diventata un album illustrato da
Beatrice Alemagna, il cui ricavato sarà interamente devoluto
alla Croce Rossa Italiana per l'emergenza umanitaria in Ucraina.
Ed è attesa l'uscita, il 22 aprile, di 'Non tacete!' (Garzanti),
discorsi sulla libertà in Russia di Alexei Navalny, leader degli
opposizione russa, che si è miracolosamente salvato da un
tentativo di avvelenamento, è stato arrestato e incarcerato e
qui smaschera, tra l'altro, il sistema creato dal presidente
Putin e la violenza dei suoi servizi segreti. E che cosa avrebbe
detto Gino Strada della guerra in Ucraina? La sua voce continua
a farsi sentire in 'Una persona alla volta', uscito postumo per
Feltrinelli, a cura della seconda moglie Simonetta Gola. Nel
libro, che sostiene Emergency, risuona profondamente la
richiesta di abolizione della guerra.
"Oltre a essere molte altre cose, 'Stalingrado' è un tributo.
Uno degli intenti di Grossman era rendere onore a quanti erano
morti, e in particolare, tra questi, a chi era stato
dimenticato" scrive Robert Chandler nella postfazione a questa
grande epopea che vede in copertina un soldato vittorioso
dell'Armata Rossa sventolare la bandiera sovietica sulle rovine
di Stalingrado. E la Politkovskaja, inviata speciale della
"Novaja gazeta" scriveva "Può distruggerci se lo desidera. Noi
non siamo niente. Lui, finito dov'è per puro caso , è il dio e
il re che dobbiamo temere e venerare. La Russia ha già avuto
governanti di questa risma. Ed è finita in tragedia. In un bagno
di sangue".
Parole che purtroppo suonano profetiche e attuali. Parte dalla
storia per arrivare all'oggi il saggio 'Bugie di guerra' (Paesi
Edizioni) di Francesco Bigazzi, Dario Fertilio e Luigi Sergio
Germani che svela i segreti del sistema di disinformazione e
della propaganda russa in Italia, in Ucraina e nel mondo. Ad
aiutare a capire il conflitto in Ucraina è anche 'Kiev'
(Garzanti) di Nello Scavo, tra i più premiati corrispondenti di
guerra italiani, che in un diario personale di un conflitto nel
cuore dell'Europa, scritto sul campo è capace di dare voce a chi
questa tragedia è costretto a subirla. Escono anche '200 anni di
italiani in guerra' (Mursia) di Enrico Cernuschi e 'Il circolo
di poesia della Stasi' (Utet) di Philip Oltermann. Ci sono anche
libri per i più piccoli come 'Che paura la guerra!' (Quid+,
linea educativa firmata da Gribaudo) di Barbara Franco, storia
di un'amicizia tra due bambini che supera i conflitti dei
grandi. (ANSA).
Libri e guerra, ritorni e novità da Vasilij Grossman a Navalny
E da Politkovskaja a Luna di Kiev di Rodari e Bugie di guerra
