Il grande Lebowski, film oramai
diventato cult, nato dalla penna e dalla mano dei fratelli Coen,
compie 25 anni. Da quell'ormai lontano 1998 è entrato nei cuori
degli spettatori di qualsiasi generazione e dal 6 novembre torna
nelle sale italiane, restaurato in 4K Universal Pictures,
distribuito dalla Cineteca di Bologna con il suo progetto 'Il
Cinema Ritrovato. Al cinema'.
In sala, sul grande schermo, torneranno quindi personaggi
indimenticabili interpretati da un cast stellare: l'irriverenza
e la pigra anarchia di Drugo, che ha il volto di Jeff Bridges,
affiancato da un John Goodman motore di ogni azione comica del
film. Con loro, il compagno di bowling Steve Buscemi, il futuro
premio Oscar Philip Seymour Hoffman, una Julienne Moore
affascinante e fuori dai canoni. E poi John Turturro, che
interpreta l'indimenticabile Jesus.
"Jeffrey 'Drugo' Lebowski è un'icona di stile", ha scritto la
critica cinematografica Paola Cristalli. "Con le sue camicie
hawaiane, i bermuda, i sandali, la stazza debordante e
filosofica, la malinconica coscienza di trovarsi sempre altrove
rispetto al senso delle cose (che comunque non esiste). Beve
White Russian, gioca a bowling, ha una collezione di amici
scombinati, si confonde in cose di sesso con una maliarda rossa,
figlia del miliardario che l'ha assunto perché porti a termine
un affare di riscatti (il rapimento è il congegno narrativo di
base, per i film dei Coen fino agli anni Novanta). Lebowski è
insomma un Marlowe post-hippy, cinico quanto basta a salvarsi la
vita, fedele ai propri principi etici ed estetici, incline a
certi sogni lisergici".
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