"Sto accompagnando 'Io capitano' in
varie città e mi colpisce la reazione emotiva, calda, forte del
pubblico; mi ripaga dei chilometri che sto facendo in macchina,
in giro per l'Italia anche perché vedo spettatori di tutte le
età, dai ragazzi alle persone anziane. E' un film che sta
incontrando un pubblico ampio". Lo ha detto all'ANSA Matteo
Garrone poco prima di aver ricevuto, ieri a Villa Celimontana,
il premio Ryszard Kapuscinski per il reportage 2023 (sezione
cinema) assegnato dal Festival della letteratura di viaggio,
diretto da Antonio Politano, in corso a Roma.
La designazione di Io Capitano come candidato italiano nella
corsa all'Oscar per il miglior film internazionale, "penso sia
un'ulteriore conferma che il film tocca delle corde profonde -
commenta il cineasta -. Credo lo abbia fatto nei giurati.
Speriamo tocchi pure i cuori oltreoceano". Il premio intitolato
a Kapuscinski, grande giornalista polacco, scomparso nel 2007,
autore, fra gli altri, di corrispondenze e reportage che hanno
raccontato varie parti del nel mondo unisce due aspetti in cui
si ritrova Garrone: "Nel mio caso l'osservazione del reporter e
quella del regista si fondono perché l'osservazione del reale ti
serve per interpretare la realtà" .
L'idea di raccontare in Io Capitano, due ragazzi senegalesi
che decidono di partire per l'Europa spinti dal desiderio di
confrontarsi con un mondo diverso "nasce dall'ascolto - aggiunge
nell'incontro con il pubblico -. Dai racconti raccolti veniva
fuori che non tutti partono da condizioni di disperazione
assoluta. C'è chi migra spinto dalla guerra e i cambiamenti
climatici, ma anche chi viene da una povertà molto dignitosa. A
partire sono soprattutto giovani ed è umano che siano spinti da
una forza vitale per conoscere l'Occidente, è la stessa spinta
che avevo io a 18 anni a voler conoscere il mondo".
Garrone scherza anche sui riferimenti richiamati dal titolo:
"Spesso, magari al bar parlando con le persone, mi chiedono come
si intitoli il film e quando gli dico 'Io capitano c'è chi
pensa subito sia un altro film su Totti".
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