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'Innocence', quei bimbi con le armi negli scatti di Castaldo

'Innocence', quei bimbi con le armi negli scatti di Castaldo

Ai Magazzini Fotografici di Napoli, le foto dalla base militare

NAPOLI, 18 maggio 2024, 16:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

'Innocence' è il titolo della mostra di Eduardo Castaldo, inaugurata a Napoli da Magazzini Fotografici: nelle immagini il racconto di una esperienza personale vissuta quattordici anni fa, durante la quale il fotografo, premiato già dal World Press Photo, si immerse nell'ambiente della base militare israeliana di Latrun per le celebrazioni di maggio del giorno dell'Indipendenza. Durante le festività, pensate per coinvolgere le famiglie dei soldati e i bambini, l'atmosfera di gioia si contrappone al contesto politico e sociale complesso che circonda questi giovani. Negli scatti, i soldati temporaneamente trasformati in animatori, mostrano con entusiasmo agli ospiti le attrezzature militari e coinvolgono i bambini in attività ludiche che simulano situazioni di combattimento.
    Attraverso le immagini - modificate coprendo i bambini con 'fantasie' infantili - il fotografo invita a riflettere sulla delicatezza e drammaticità dell'associazione tra bambini e armi.
    Condividendo queste immagini dopo anni di riflessione, Castaldo ci spinge a considerare il percorso di quei bambini che ora sono diventati adulti e probabilmente soldati.
    "Portar via da queste fotografie non solo i volti di quei bambini, ma ogni singola parte dei loro corpi che sia visibile, non è solo un modo per proteggerli dal nostro sguardo, ma racconta l'ambizione di sottrarli alla dialettica di odio e de-umanizzazione che li ha violentati allora allo scopo di renderli oggi soldati", racconta Castaldo, napoletano classe '77, un passato da fotogiornalista free-lance nel Medio Oriente.
    Fotografo di scena per il cinema, ha esposto in molti paesi ottenendo premi come il Sony World Photography Award e si dedica alla street art. La mostra è curata da Alice Colantuoni.
    "Queste opere non mirano a documentare un evento passato, ma piuttosto servono a sollevare domande su come la società forma e condiziona le nuove generazioni, e su come possiamo proteggere l'innocenza e la dignità umana in contesti così complessi e carichi di tensioni. La mostra invita quindi a una riflessione profonda sull'etica e sulle implicazioni delle situazioni rappresentate, lasciando al pubblico il compito di trarre le proprie conclusioni" nota Yvonne De Rosa direttrice di Magazzini Fotografici. L'ingresso è gratuito fino al 16 giugno, prossime tappe negli Usa.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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