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Spiragli di pace nell'arte, l'Ermitage non ritira le opere

Spiragli di pace nell'arte, l'Ermitage non ritira le opere

Raggiunto un accordo con il ministero della Cultura russo

ROMA, 14 marzo 2022, 18:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In un atroce momento di sangue e di guerra come quello che si sta consumando tra Russia e Ucraina, le parole del direttore generale del museo Ermitage Michail Piotrovsky accendono una piccola ma preziosa luce di speranza. "I ponti della cultura si fanno saltare in aria per ultimi" ha detto in un messaggio in cui annuncia che il museo di san Pietroburgo - oltre 3 milioni di opere su quasi 400 sale, uno dei più prestigiosi e visitati al mondo - ha raggiunto un accordo con il ministero della Cultura russo: la richiesta di un ritiro immediato delle opere in prestito fatta nei giorni scorsi è attenuata. "I dipinti di Tiziano e Picasso - dice Piotrovsky - continuano a rimanere quindi appesi alle pareti dei musei italiani per diverse settimane. Lo stesso vale anche per le opere dell'Ermitage che fanno parte della mostra 'Grand Tour' che, previo accordo con gli organizzatori, saranno ritirate immediatamente alla chiusura ufficiale". 

"Dispiace molto che le relazioni culturali tra i nostri Paesi siano crollate in un tale 'buio'. Se ne può uscire solo se conserviamo l'atmosfera di buona volontà e benevolenza. Ripetiamo sempre che i ponti della cultura si fanno saltare in aria per ultimi. Ora è venuto il tempo di proteggerli. È cercheremo di mostrare come si fa" aggiunge Piotrovsky.

A riportare la buona notizia Maurizio Cecconi, segretario generale di Ermitage Italia, che da molti giorni si sta occupando con i curatori e i protagonisti della vita culturale dell'Ermitage dei prestiti effettuati dal Museo russo ad Enti e Istituzioni del nostro Paese. "Oggi dopo diversi contatti ed interlocuzioni - dice Cecconi - possiamo dire di aver ottenuto un primo e significativo risultato".

"Dobbiamo metterci chiaramente d'accordo - dice il direttore del museo russo - su quando e soprattutto in che modo le opere torneranno all'Ermitage. Teniamo informato il Centro Ermitage Italia, anche se le sue attività operative sono state sospese, ed i nostri partner italiani. Spero che l'Italia possa contribuire a creare un nuovo meccanismo di interazione tra le istituzioni culturali vista una lunga tradizione nazionale di amore e rispetto alla cultura, all'arte e ai musei".

   "L'odierna situazione museale deve mostrare un modo di risolvere problemi seri in un mondo molto complicato per non diventare uno strumento di lotta politica. Abbiamo bisogno di nuovi approcci e accordi senza un ritorno alla retorica della Guerra Fredda" conclude Piotrovsky.

In particolare i dipinti citati da Piotrovsky la 'Giovane donna' Picasso esposto per la prima volta in Italia fino al 15 maggio a Palazzo Rhinoceros, sede della Fondazione Alda Fendi e  la 'Giovane donna con cappello piumato' di Tiziano, esposta alla mostra di Palazzo Reale '(Tiziano e la figura della donna veneziana nel '500' fino al 5 giugno). Restano in Italia fino alla chiusura della mostra (27 marzo) anche le 25 opere della rassegna dedicata al Grand Tour alle Gallerie d'Italia sempre a Milano.


   

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