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A Cannes l'anoressia di Hausner e l'amore per Kaurismaki

A Cannes l'anoressia di Hausner e l'amore per Kaurismaki

7/o giorno con il disgustoso re Jude Law e il glam di The Idol

CANNES, 24 maggio 2023, 17:51

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

Florence Baker, Mia Wasikowska e Jessica Hausner © ANSA/EPA

Florence Baker, Mia Wasikowska e Jessica Hausner © ANSA/EPA
Florence Baker, Mia Wasikowska e Jessica Hausner © ANSA/EPA

Il festival di Cannes passa la boa della prima settimana, attende i tre film italiani del concorso (Rapito di Marco Bellocchio, Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti, La Chimera di Alice Rohrwacher), i titoli in gara attesi come Asteroid City di Wes Anderson, The Old Oak di Ken Loach, Perfect Days di Wim Wenders, L'eté dernier di Catherine Breillat, e poi ancora la lezione di Quentin Tarantino, l'incontro con Jane Fonda. Intanto nel settimo giorno della 76/a edizione i due film del concorso conquistano la platea: Club Zero dell'austriaca Jessica Hausner e Les Fueilles Mortes del finlandese Aki Kaurismaki.

Cannes, applausi per 'Club zero' e 'Le foglie morte'



Mentre il glamour è assicurato a tarda sera dalla premiere di The Idol, la serie tv prodotta e interpretata dal cantante canadese The Weeknd con Lily Rose Depp, la figlia di Vanessa Paradis e Johnny Depp (dal 5 giugno su Sky e Now). Jude Law ha divertito e disgustato la stampa con il dietro le quinte di Firebrand di Karim Ainouz, che racconta la relazione pericolosa tra re Enrico VIII e la sua sesta e ultima moglie Catherina Parr interpretata da Alicia Vikander. Completamente irriconoscibile nei panni del tiranno, l'attore inglese offre una performance notevole per la quale si è fatto aiutare da un profumo appositamente creato per lui per entrare nel mood del tiranno. "Urina di gatto, sangue, materia fecale e sudore. Inizialmente l'ho usato con parsimonia poi sempre di più per creare quell'atmosfera giusta quando entrava a corte", ha spiegato tra l'horror generale. "Tutti noi sul set abbiamo lottato per non vomitare dall'odore" ha detto Vikander, che è riuscita a rendere con efficacia la regina reggente, intelligente, colta, quasi una femminista ante litteram. Ora che si è immerso nel tema cosa pensa della monarchia britannica? "La vedo come un teatro - ha risposto divertito Law, tornato in forma e con inediti baffoni biondi - anche se sono leggermente più ossessionato dal teatro". Con uno stile vicino al cinema di Yorgos Lanthimos e allo stesso presidente di giuria Ruben Ostlund, Club Zero di Jessica Hasner è un dramma psicologico teso come un thriller, una storia di plagio legata al disagio dei giovani che in questa epoca soffrono tremendamente per le aspettative dei loro genitori, che li vogliono primeggiare a scuola e nello sport nell'età dell'adolescenza.

Cannes, donna vestina con i colori ucraini si cosparge di sangue finto



Così quando l'ascetica Miss Novak (Mia Wasikowska) entra nel ricco liceo privato proponendo un corso di nutrizione trova una classe disposta non solo ad ascoltarla, ma a seguirla in una sorta di setta che mira al digiuno totale, il club zero del titolo. Disturbi alimentari, anoressia, ortossia sono dietro l'angolo come tante volte accade nella realtà: i ragazzi non toccano cibo convinti che saranno leggeri, liberi dai condizionamenti, amici del pianeta. Arriverà in sala con Academy Two, mentre Les Feilles Mortes di Kaurismaki è targato Lucky Red in associazione con Bim. Il regista finlandese di Miracolo a Le Havre, L'uomo senza passato era atteso con il suo nuovo film che non ha deluso, anzi ha avuto moltissimi applausi, piazzandosi tra i probabili del palmares, per il tratto poetico come sempre nel suo cinema. È la storia di due solitudini che si incontrano, due personaggi che provano a stare al mondo con fatica, vivendo in case tristi, facendo lavori faticosi e sempre a rischio. Sono Ansa (Alma Pöysti), che lavora in un supermercato ma viene licenziata su due piedi perché ha rubato un cibo scaduto destinato al macero e Holappa (Jussi Vatanen), un metalmeccanico che vive in un container, con la bottiglia sempre pronta di vodka per dimenticare. In una Helsinki vista così dal basso, i due malinconici si incontrano e si trovano, simili come sono, andando insieme a vedere un film di zombie. La storia dei loro incontri, malgrado tutto, accende di umanità e di speranza, proprio mentre la radio continua a dare notizie dell'invasione russa in Ucraina. Con Kaurismaki, come sempre, l'amore vince su tutto.

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